Il sito umoristico che addolcisce le idee
              

PAPA' RITORNA A CASA

Con lui torna la sera. Il sapone non cancella dalle mani

l’odore di officina. Ha l’aria stanca e misura le parole,

ma prende un libro: impaziente lo aspetta la bambina.

Sfoglia con delicatezza le pagine consunte

con mani ruvide e annerite, ferite dalle schegge.

Ritrova il segno, la voce si schiarisce, prende fiato e legge.

Si ferma il tempo. La bimba ascolta e quasi non respira.

Stefania Marello

19 Marzo

LA BLATTA QUATTA

La blatta, quatta quatta e mai distratta,
si avventura in cucina, dall'odore attratta;
poi scatta, ratta, con la sua zampetta
atta alla corsa matta, e sotto la credenza
si acquatta, sfuggendo alla ciabatta.
Se il girasole segue sempre il sole, e l'ape
impazzisce senza luce, se la falena sbatte
sulla lampada, con insensata lena,
mentre il lupo ulula alla luna piena,
l'abietta blatta, invece, la luce fugge
alla velocità della luce, e al buio,
con ugual velocità, si riproduce...
La blatta, credimi, giammai schiatta.
Perciò rassegnati, non fare la rivoluzione
del mobilio, né di insetticida l'aspersione:
piuttosto chiama subito la disinfestazione.


Stephanie Hop-là


disinfestazione scarafaggio

IL MOTO IMMOTO DELLA MOTO NELLA MOTA

Rombava il motore della moto,
che sfrecciava come una cometa.
La meta era il motel di Mottalciata.
Ma un matto, su una motocisterna,
immetteva mota sulla carreggiata.
E la moto mutò la sua motilità,
il motore mutò i giri, poi ammutolì:
la metà della meta era remota.
Ma la moto, dopo aver sgommato
sul manto stradale incatramato,
ebbe un tremito, e restò immota.
- Oh, la mia amata moto: un mito,
ma ora sarà rottamata - stremato
pensò il motociclista. E muto restò,
disanimato, pensando al mutuo,
ed alle rate, che ancora a lungo
l'avrebbero ahimè spremuto.

Stephanie Hop-là

motonellamota

PROVOLA PROVOLA!

Oggi abbiamo
la provola silana grigliata
oppure la sogliola.
Va bene,
allora provo la provola!
∼ ∼ ∼

provola

(icona della nuova APP ROVOLA)



LE ZUCCHE DI PIOZZO

Se ti attizzano le zucche
e ne apprezzi la bellezza,
io a Piozzo ti indirizzo:
troverai vezzose zucche,
chiare, a chiazze oppur rubizze,
tozze, a bozzolo, o a cucuzza,
prezzi pazzi, e niente dazio.
Spiazzerai la tua ragazza
regalandole le zucche: nella tazza,
o da appendere in terrazza:
la zucchetta il suo spazio colonizza.
Ma attenzione, focalizza:
se faranno il bacherozzo,
o diventeranno vizze, non oziare,
falle a pezzi, nel camino carbonizzale,
ché fan puzza e poi ribrezzo.


Filastrozza di Abe Fardha
Critica letteraria e poetessa - III Millennio d.C.


zucche di piozzo


A Piozzo, ridente paesino in provincia di Cuneo, ogni anno, il primo sabato di ottobre, si svolge una importante FIERA REGIONALE DELLA ZUCCA.
Il paese è ridente, ma la fiera è una cosa seria.


20 STÈMBER 1953

Quandi it ses na a l'era l'ultim dì dl'istà.

Per ti a suffiava già 'l prim vent d'otun.

El mund ta smijava magic, culurà, prunt

a rije per i to giög, e cunsulé tue làcrime.

Anturn a tì cascavo tante föje e 'l rumor

at fasia cumpania: t'savii nen d'la blëssa

dal silensi, e ese sul ancura at a sbürdìa.

L'invern, freid, guardava i to prim suris.

La primavera l'è staita el to prim incant:

it j'ere en pe, triunfant, dop tante pröve,

da sul: la gioia pì granda per na masnà.

Nona Abe


20stember

Quando nascesti era l'ultimo giorno d'estate.
Per te già soffiava il primo vento d'autunno.
Il mondo ti sembrava magico, colorato, pronto
a ridere per i tuoi giochi, e consolare le tue lacrime.
Intorno a te cadevano le foglie e il rumore
ti faceva compagnia: non sapevi ancora della bellezza
del silenzio, e essere solo ti spaventava.
L'inverno, freddo, guardava i tuoi primi sorrisi.
La primavera è stata il tuo primo incanto:
eri in piedi, trionfante, dopo tanti tentativi,
da solo: la gioia più grande per un bambino.

POESIA PER GENTE ESIGENTE


Un agente mediamente intelligente
indossa un casco catarifrangente,
e roteando lo sfollagente tra la gente
la spinge sulla banchina salvagente.
Ma lo sfollagente parte per la tangente
(certo è un caso del tutto contingente),
e nel frangente la paura è così ingente
che non occorre esser chiaroveggente
per prevedere un finale travolgente:
l’ingente rivolta della gente indigente.
In loco giunge un ingente contingente!
E ora l'agente mediamente intelligente
verrà ricoverato come lungodegente.
Non è stato negligente, il prode agente:
forse solo un po' troppo intransigente?
Ma, certo, il giudice sarà indulgente...

Abe Fardha

Critica letteraria e poetessa - III Millennio d.C.


agenteintelligente

L'OTTAVO OTTAVO

In un rapido battere di ciglia,

mentre al primo quarto era la luna,

tracannava il primo quarto di bottiglia,

e guardandola con l'occhio d’una triglia,

decideva di sfidare la fortuna.

Quando un altro quarto ebbe bevuto,

indeciso se esser triste oppur beato,

tre quarti - meditò - fan sei ottavi.

E se anche fosse l'ultima follia,

sette ottavi... cosa vuoi che sia?

Dopo l'ottavo ottavo: rivelazione!

Con la testa che gira come una biglia,

con sguardo vitreo sul fondo di bottiglia:

Se la matematica - pensò - non è opinione,

e le frazioni hanno sempre una ragione,

sul letto mi schianterò prima di sera,

e avrò bevuto... una bottiglia intera.

MariaS

Poesiola scolastica

per lo studio e la comprensione delle frazioni


luna


MA CHE ROTTURA DI RADIO!

Una donna è caduta con una radio in mano,

salendo la scala senza tenersi al corrimano.

La radio non si è rotta, e nemmeno la mano

però si è rotto il radio, osso dal nome strano.

Mejo così - ha detto un radiologo, romano -

se ingessa er braccio, e il radio torna sano,

come novo, ma la radio... manco se pregamo!

Nonna Abeffarda


braccio rotto

RICETTA POETICA

RISOTTO AL TIMO E TOMA

Timo e Toma giù in cucina
la domenica mattina
han deciso di sposarsi,
e sicura sul da farsi

Toma esclama:
- Ci vorrebbe una cappella!
- Ma no, basta una padella,
e ricoperti ben di riso
noi saremo in paradiso...
- Siamo cotti l'un dell'altra.
- Io son fritto e non mi pento.

- Io son scaltra, e ne approfitto...
Timo e Toma insieme al Riso,
finalmente soddisfatti,
caldi amanti, ancor fumanti,
son serviti ai commensali,

invitati tutti quanti
al connubio delizioso
per un piatto favoloso.
A 'sto punto è consentito
augurar buon appetito.

MariaS

I SANTI PIEMONTESI

lamoscacocchiera

Se a pranzo come un’oca mi ingozzo,

chiedo a San Giut la grazia di farmi passare il singhiozzo.

Se ho fretta è San Guis che invoco

cercando uno spuntino veloce e che costi poco.

E quando non sono attenta,
e vado a cozzar con l’auto nuova contro la vetrina della ferramenta,
rompendo nel contempo anche le uova,
mi vien da dire: “Oh Santa Pulenta!”.
“San Gun proteggici dall’alluvione!”
pregano a Nichelino gli abitanti,
il Sindaco e l’Amministrazione.
E se al terzo round non ce la fai più
con la tua amante focosa arriva San Bajun a tirarti su.

Infine San Martin prega il contadino

quando al tempo di trasloco la moglie brontola

e piagnucola anche il bambino...

MariaS

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