Calcio Camminato (Walking Football)
Questo nuovo sport ha colpito la curiosità del mio divano, che ha descritto un improbabile incontro immaginario.
Innanzitutto, le partite si disputano rigorosamente in casa, “se è abbastanza grande da permetterlo” (citando un nostro amico così avanti che “correva sempre in edicola”).
Nel calcio camminato non esistono falli, solo occhiatacce o sputi, niente risse, nè atti vandalici tra il pubblico, mentre gli scalciatori si limitano a pernacchie e gesti scurrili.
La moviola è inutile, arbitro e guardalinee filmano tutto e scattano foto ricordo con gli smartphone.
Il portiere, l'unico autorizzato a correre e saltare, è il nipote di qualcuno che non sapeva dove lasciarlo.
In campo è vietato messaggiare, scrivere nei social e mettersi le dita nel naso: ma chi trova un quadrifoglio vince l'incontro a tavolino sul quale si fa tutti un bel pic-nic.
Il pubblico, tra un'azione e l'altra, risolve rebus e parole crociate, qualcuno gioca a briscola.
Intorno al campo si svolge la fiera dell’artigianato locale con il mercatino delle specialità eno-gastronomiche.
La telecronaca è in streaming su rete GSM 2G/3G e telex. I puristi del calcio possono aumentare la velocità di riproduzione, con le opportune precauzioni.
Non esiste bagarinaggio, i biglietti sono scritti a mano dai giocatori mentre fanno riscaldamento.
In sostituzione di trombette, fumogeni e petardi si usano carillon, incensi e cerbottane.
Sugli spalti si vendono tisane, bon bon morbidi, ricostituenti, cioccolata calda e liquirizie per digerire.
Il campo, di 25 metri, ha 5 corsie per 2 sensi di marcia, corsia di emergenza, aree di sosta e defibrillatore.
Oltre al personale medico, nel confessionale è presente un cappellano per ogni evenienza.
Il pallone è in gommapiuma, si gioca in ciabatte, e ai 4 angoli del campo vengono disposti altrettanti vespasiani, per approfittarne durante le punizioni.
Al termine dell'incontro, dopo il silenzio fuori ordinanza per celebrare la sconfitta, i pulmini caricano pubblico e giocatori e si va tutti in bocciofila per la passata di verdura con il semolino. Per i più trasgressivi, fritto misto.
Incrociando le dita, ci si rivede al prossimo incontro, ogni seconda domenica del mese.
Basta che non piova.
Disclaimer: questo articolo è stato realmente scritto dal mio divano, che non è dotato di intelligenza artificiale, sul quale mi trovo comodamente seduto.
GioZ, inviato speciale di Torino Borgo Po, Cavoretto e Isole Eolie
Tags: FICUS
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