SBAGLIA NUMERO: ORA È BRACCATO DALLA MAFIA

domenica, 29 novembre, 2015 Da Paul Rice Categorie:articoli

Voleva solo fare un saluto al suo amico Egisto, margaro professionista della Valsusa, ma qualcosa è andato storto.

Nel giro di un mese gli hanno bruciato l’automobile, incendiato la caffetteria, ha dovuto lasciare la propria città e, nonostante abbia cambiato nome, è ancora inseguito dalla mafia in una lotta senza quartiere e senza controviale.

Il Signor Mauro Bruno, gestore di un bar nella sesta cintura di Orbassano, non si è accorto di aver commesso un errore nel digitare il prefisso teleselettivo. Invece dello 0122, ha composto lo 0922 che corrisponde alla zona di Agrigento.

Incredibilmente il numero corrispondeva a quello di un pericoloso boss mafioso latitante, datosi alla macchia ricercato dai reparti speciali di Polizia e Carabinieri.

Alla risposta, il Sig. Bruno, ha detto a colui che credeva essere il suo amico: “Uelà vecchio muntagnin ciaparat”.

Naturalmente il boss, non avendo dimestichezza col piemontese, ha solo compreso la parola “vecchio” e ciò è stato sufficiente a scatenare la sua ira e la sua sete di vendetta.

A nulla è servito cambiare nome (ora Mauro Bruno si chiama Bruno Mauro), nonostante il brillante accorgimento, l’ex barista di Orbassano non può ancora dormire sonni tranquilli.

Freddy Marchiori & Paul Rice - ACC

telefono

Il telefono del Boss rinvenuto nelle campagne dell’agrigentino (LaPressapoc)

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TI PIACE IL FERMAGGIO?

sabato, 28 novembre, 2015 Da Stephanie Hop-La' Categorie:curiosità vere

fermaggio

No, non si tratta di un errore di stampa: questo pezzo di formaggio serve per fermare la porta. È il "fermaggio" della porta.

Simpatico, vero?

Che cosa? Il formaggio puzza? Beh, sì, è per questo che è meglio tenere la porta aperta. Per consentire il ricambio dell'aria...

Stephanie Hop-Là

Tags: FICUS, NONNA MODERNA

DISSERVIZI PUBBLICI

sabato, 28 novembre, 2015 Da GioZ Categorie:articoli

Sabato sera alle 21,30 una simpatica autista di un bus su cui viaggiavo con regolare biglietto, ha pensato bene di lasciarmi in mezzo a Piazza Vittorio Veneto.

Motivazione? Dalla "centrale" le avevano detto di rientrare perché "aveva finito il turno".

Inutili le mie proteste e tentativi di sommossa per convincere gli altri passeggeri, anche anziani, a non scendere.

Cara autista e chi ti ha detto di sospendere la corsa e di lasciarci tutti a piedi, pensate che un giorno potreste incontrare:

- un pilota d'aerei che, finito il turno, vi obbliga a scendere nel deserto

- un tecnico di computer che, finito il turno, vi lascia pieni di virus

- un chirurgo plastico che vi lascia con la faccia sbilenca, ma ha finito il turno

- un idraulico che vi lascia con il gabinetto otturato perché ha finito il turno

Per fortuna, per ogni autista che ti lascia a piedi perché ha finito il turno, ci sono almeno 10 autisti che aspettano, vedendoti arrivare.

GioZ

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INCOMPETENTE, PERCHE' NO?

venerdì, 27 novembre, 2015 Da Boris Makaresko Categorie:sconsiderazioni

(tratto da "Monologhi inediti" di Boris Makaresko)

Per trionfare nella vita ci sono due sistemi da seguire. Il primo è essere un genio, però è molto difficile, bisogna lavorare molto, stare al passo coi tempi, se non addirittura anticiparli, e nella maggior parte dei casi, riconoscono i tuoi meriti solo dopo morto.

L'altro sistema è essere un incompetente, che è molto più facile e, oltretutto, te lo riconoscono mentre sei in vita.

Per questo motivo sto pensando di riconvertirmi come incompetente, perché ci sono solo vantaggi. Innanzitutto, ci sono molti più modelli da seguire. Chi non conosce un incompetente?

Inoltre quelli che sono competenti non arrivano da nessuna parte. Diciamoci la verità, quanti capi competenti conoscete? E quanti politici? In cambio, d'incompetenti ce n'è una marea. E questa è un'altra cosa buona degli incompetenti, sono solidali; quando uno diventa un capo, immediatamente monta intorno a sé una piccola famiglia. Sei incompetente? Il tuo capo ti riconosce come uno dei suoi.

Un gioco, per esempio, ti vede che lecchi i francobolli di posta prioritaria anche se sono autoadesivi e ti dice:

- Mi ricorda com'ero io anni fa. Ha un carrierone davanti, continui così, che quando meno se lo aspetta la nomino vicedirettore!

(Continua...)

Tags: LA RISTAMPA

L'ANGOLO DEL PENSOLOGO

venerdì, 27 novembre, 2015 Da il Pensologo Categorie:sconsiderazioni

Nel 2014 gli italiani hanno speso 13 mld nel gioco d’"azzardo". Lo Stato apprezza molto questo coraggio.

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Sull’Ansa la lista delle mete sicure per le vacanze di Natale. La migliore? Casa tua con la porta ben blindata.

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Mattarella è frizzante come un infuso alla valeriana.

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Torino - Aurora è un quartiere difficile, un residente su 4 è straniero, quello italiano.

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"PsicosIsis": anche onesti rapinatori che accoltellano le proprie vittime per derubarle confusi per terroristi.

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Torino - Pellerina: dopo 60 anni addio ai tralicci della luce, ma rimarranno i lampioni delle lucciole.

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La Chaouqui si dichiarerà "rifugiata politica". Ne ignora il significato ma fa tanto curriculum.

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Nuovo album di Venditti con vecchie hit ed inediti. Sarà arduo distinguerli.

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"La Terra è avvolta da capelli di materia oscura". Ecco dove è sparito Cesare Ragazzi…

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Hollande incontrerà Putin, Obama, la Merkel ed infine, per un po’ di meritato svago, Renzi.

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Sono così ossessionato dall’orario che una volta ad un funerale sono arrivato che il defunto era ancora vivo.

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Torino - emergenza all’ospedale Martini: mancano i lettini. Clochard obbligati a dormire sulle sedie.

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Torino Film Festival: tagli al red carpet. Speriamo che non inciampino.

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MAIALINI SARCAUSTICI (ospite) Odilia

giovedì, 26 novembre, 2015 Da GioZ Categorie:maialini | scripta manent

maialini sarcaustici

ilBu.net vi presenta il primo dei maialini ospiti,

venuti tutti insieme a far visita ai loro cugini sarcaustici,

dal magico mondo di Max, Assu, Dada e Giulio.

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"Del maiale non si butta via niente": raramente proverbio è così vero. Da quando l'uomo ha iniziato ad addomesticarlo, tra il VII e il VI millennio a.C. il maiale si è rivelato una preziosa fonte di ricchezza: la sua carne è sinonimo di scorpacciata, il suo sangue e le budella sono usate per sanguinacci e salsicce, il grasso per le candele, la pelle e i tendini per fare corde di strumenti musicali, le setole spazzole e pennelli. Ciononostante, nel corso dei secoli il maiale ha conosciuto alterne fortune, che lo hanno visto animale degno di essere sacrificato agli dei in Egitto e in Grecia, trasformato poi in simbolo di lussuria per colpa del manto rosa che lo fa sembrare nudo e addirittura condannato davanti a tribunali in piena regola con l'accusa di infanticidio. Un destino di alti e bassi, quello di questo nostro "cugino poco amato", specchio della mutevole storia culturale e sociale dell'uomo, una riflessione colta e prosaica su un rapporto ambivalente e sempre passionale tra noi e l'animale biologicamente a noi più affine, a cui è sempre più legata la nostra sopravvivenza."

- Da "Il maiale" Storia di un cugino poco amato

Autore Michel Pastoureau

Traduttore G. Calza

Editore Ponte alle Grazie, 2014

pastoreau