L'ANGOLO DEL PENSOLOGO
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Tags: CRONICA QUI
Viva il cicles
Da bambini tutti abbiamo cantato la famosa filastrocca della macchina del capo col buco nella gomma. Finiva sempre per essere riparata con un semplice chewing gum.
Sono passati decenni e a metterci una toppa è sempre la gomma da masticare.
Succede quando alla cassa del supermercato ti manca meno di un Euro per arrivare alla cifra che fa scattare una mirabolante promozione.
Freddy Marchiori & Paul Rice- ACC
Tags: LA SOLA 24 ORE
MAKABARET - di Boris Makaresko
In televisione non ci sono programmi di puericultura, ma in compenso c'è tanta cultura del puerile.
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I giovani di oggi non riconoscono le opportunità perché si presentano mascherate da lavori.
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Come mai un quindicenne riesce a trovare uno spacciatore di droga e la polizia no?
Tags: LA RISTAMPA
ANIMALI MITOLOGICI E LEGGENDARI - II
IL CACIOCAVALLO
Immaginate una grossa forma di formaggio, con testa, coda e zampe di cavallo e avrete un’idea, se pur vaga, di questo meraviglioso e nobile animale mitologico, che pativa il caldo e l’umidità, e nei mesi estivi si rifugiava nelle grotte naturali, sdraiato sulla paglia a s-stagionare, cioè ad aspettare che la stagione calda finisse.
Queste creature andavano molto d'accordo con i centauri, con i quali condividevano la passione per le corse nei boschi e per la poesia. Ecco il frammento di una poesia di caciocavallo, ritrovata in una grotta, dove fu incisa nel pavimento di tufo a colpi di zoccolo.
“Oh qual odoroso effluvio
giunge alle mie nari
allorquando s’avvicina la mia amata,
dagli occhi luminosi come fari.
T’amo o mia Caciotta angelicata!”
Se in poesia i caciocavalli non erano delle cime, nella corsa erano imbattibili, specialmente la sottospecie dei Grovier, grazie ai buchi che rendevano leggera la sua struttura.
I poemi epici narrano di un altra fantastica creatura, simile al caciocavallo per aspetto, odore e abitudini, ma molto più piccola e goffa: il caciopony.
Caciocavalli e caciopony avevano due acerrimi nemici naturali: i Topogiga (topi giganteschi, che fiutavano l’odore del formaggio a chilometri di distanza) e soprattutto i contadini, che davano loro la caccia per mangiarseli, dopo averli cucinati con le pere.
Tags: LA SETTIMANA MISTICA
NON AMO LE COZZE
Cibi che non mi piacciono con la lettera C
Poesiola demenziale - by Stefania Marello
Versi precari (non liberi, ma nemmeno occupati)
Non amo le Cozze in qualsivoglia modo,
e nemmeno la Cicoria con l’uovo sodo;
il Castrato, per carità, mi fa impressione,
apprezzo poco anche la Carne di muflone.
Odio la Cotoletta avanzata dal giorno prima,
e il Cetriolo, anche perché non fa mai rima.
Disprezzo il Cardo, sia crudo che cotto,
e il Cavolo a merenda, ormai stracotto.
Lungi da me il Cervello di mucca pazza,
che il mio mi basta e avanza.
No al Cioccolato in tavoletta o in tazza.
Non mangio più l'insalata di Cicuta
(ho scoperto che non fa tanto bene);
no grazie alla Crescenza già scaduta.
Evito la Cipolla, che già piango di mio,
anche se di Tropea, coltivata da mio zio.
Scarto i Capperi sulla pizza,
e aborro il Cacio che puzza.
Evito l'arrosto di Coniglio audace,
e a Pasqua la Colomba della pace.
Mi disturbano i Canditi nel panettone,
e la Crostata con la scorza del limone.
Dimenticavo. Non bevo Caffè Corretto:
lasciatemelo macchiato e con gli errori.
Niente Chinamartini, mi raccomando,
così mi reggo meglio sulle gambe,
quando infine mi alzo e vado fuori.
Tags: NONNA MODERNA, PIZZA PSICOSOMATICA
SCILINGUAGNOLO DELLA SETTIMANA
INCUBO NOTTURNO
(a cura di Manfredi Maria Miglio Marello)
Stravento da spavento sul convento,
ed il cuore delle suore se ne muore!
Ma io vestivo festivo, e anche estivo:
scappai, e alfine mi rifugiai nei pagliai;
varcai la porta d’una sorta di casa morta
e udii, da lontano, un baccano disumano.
Vedo forse uno stretto ricetto non negletto?
Guardo, e mi azzardo verso quel traguardo.
È solo una visione, una finzione, un’illusione:
c’è un fesso riflesso nello specchio del cesso.
Il fesso aveva bevuto, è caduto e chiede aiuto.
Poi mi desto, pesto, da codesto sogno molesto.
Tags: LA SETTIMANA MISTICA
LE GRANDI DOMANDE
Il giovane
sfoggia i capelli solo
sulla sommità del cranio
perché prima
di rendersene conto
avrà capelli solo altrove?
Tags: LA SETTIMANA MISTICA
L'ANGOLO DEL PENSOLOGO
Le zanzare ci attaccano perché attratte dall’anidride carbonica. Sempre detto: non bere acqua gasata.
Tags: CRONICA QUI
Panettiere distrugge un vaso Ming del XIV Sec.
(LaPressapoc) Un panettiere sessantenne di San Giusto Canavese, originario di Caserta che qui, per par condicio geografica, chiameremo con il nome di fantasia veneto Bepi Ciopadepan, aveva ereditato dal nonno materno il prezioso vaso che si tramandava da generazioni e veniva utilizzato per riporvi le scorte di lievito di birra.
Visto che il vaso era piuttosto datato, Bepi, ha deciso di sostituirlo con i più moderni contenitori porta lievito in alluminio anodizzato, e di utilizzare il vaso per trapiantare il basilico che teneva sul balcone.
Purtroppo a causa della forma (a forma di vaso Ming), il prezioso cimelio non passava nella fioriera.
Il Ciopadepan forzandolo con la paletta da forno lo ha ridotto in mille pezzi. Dispiaciuto per l’accaduto non gli è rimasto altro da fare che gettarlo nel cassonetto differenziato.
A scoprirlo è stato l’addetto della nettezza urbana, di origine siciliana, il quale vedendo i cocci ha esclamato: “Ming...hia!”.
Grazie a questa esclamazione si è insinuato il dubbio sull’effettiva provenienza del vaso, confermata dai funzionari del Ministero dei Beni Culturali – Sezione Vasi Ming.
Il valore dell’antico reperto (quando era intatto) si aggirava tra 19 e i 21 milioni di Yuan cinesi (2,5 milioni di Euro).
Accortosi dell’errore il “Bepi” ha tentato, senza successo, di spacciarlo per una banale riproduzione, visto che sul fondo riportava la scritta “Made in China”.
Al nostro sventurato panettiere è stata comminata una sanzione per distruzione di reperto sottoposto tutela delle Belle Arti pari a 25.000 Euro, disponendo altresì il sequestro dei frammenti recuperati.
Il Ciopadepan, da questa esperienza, ha capito una cosa fondamentale: chi rompe paga la multa e i cocci non son più suoi.
Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC
Un vaso "NonMing Minga Ming" del XXI sec.
Tags: CRONICA QUI
LA TAMPA MUSEUM: I FESTEGGIAMENTI PER I 500, 700 E PER I 1000 ANNI
PER CHI C'ERA E PER CHI NON C'ERA:
https://www.ilbu.net/latampa-museum/500anni/
https://www.ilbu.net/latampa-museum/700anni/
https://www.ilbu.net/latampa-museum/1000anni/
GioZ
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ANIMALI MITOLOGICI E LEGGENDARI - I
IL CALCESTRUZZO
Il calcestruzzo era una grossa creatura alata, con il corpo a forma di betoniera, grandi ali ricoperte di piume candide e la testa di uccello. Sapeva correre velocemente, nonostante l'imponente mole, ma le sue ali non erano adatte al volo. La creatura tuttavia non si rassegnava e prendeva lunghe rincorse nel tentativo di decollare.
Secondo la leggenda il guano depositato da questo animale veniva usato nell’antichità per costruire strade e ponti. Le case no, a causa del persistente odore sgradevole del guano.
Lo storico Dito Livio, nel suo "Ab Urbe Scondita" narra che la Cloaca Massima di Roma fu edificata con le deiezioni di calcestruzzo e che, durante i lavori, perché non mancasse il prezioso materiale, i Romani inventarono gli allevamenti di calcestruzzi. Ma le leggendarie creature avevano anche una leggendaria ostinazione, perciò, per evitare che si schiantassero buttandosi dai dirupi nel tentativo di volare, gli allevatori mettevano cordoli formati da grossi sacchi di sabbia intorno agli allevamenti. Così ogni mattina se ne trovavano a decine con la testa infilata nella sabbia dei sacchi.
Tags: LA SETTIMANA MISTICA
PREZIOSI
Disse il rubino allo zircone: "Non fare il brillante".
Tags: LA SOLA 24 ORE
SCILINGUAGNOLO DELLA SETTIMANA
(a cura di Manfredi Maria Miglio Marello)
Un cavadenti,
cavalcando senza cavezza,
e cingendo con le caviglie la cavalcatura,
cavilla su cavolate,
a cavalcioni dalla cava al cavalcavia.
Il cavallo sgroppa come cavalletta,
cavando una cavolaia da un cavolfiore.
Tags: LA SETTIMANA MISTICA
VEGETARIANI?
Essere vegetariani è una scelta personale da rispettare, tuttavia non salva la vita degli animali.
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Per la legge della domanda e dell'offerta, più aumentano i vegetariani più diminuisce la domanda di carne, che comporta una discesa dei prezzi ed un incremento della vendita di carne a chi prima ne acquistava meno.
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L'invenduto va nel cibo per animali o smaltito anche illegalmente = danno per l'ambiente a discapito dei poveri animali morti inutilmente.
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Una forte richiesta di carne richiede un aumento dei capi di bestiame, ovvero più animali che nascono e che non sarebbero mai nati. In Norvegia, alle Isole Lofoten, gli agnelli pascolano liberi: hanno vita breve, ma felice. Se venissero migliorate le condizioni di vita degli animali allevati, sarebbe un ulteriore passo avanti verso una civiltà più evoluta.
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Però ricordate che quelle acciughe sarebbero sarebbero state mangiate vive da un pesce più grande: difficile che muoiano di vecchiaia.
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GioZ
Tags: PIZZA PSICOSOMATICA
ROBACCIA MIA
La vita è un insetto, che ronza furioso
ubriaco di polline di un fiore di zucca.
Ma, un fiore di zucca
dura solo un mattino.
Breve.
Tags: LA SETTIMANA MISTICA
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