La retta è quella cosa lunga e stretta,

rigida e inflessibile come una bacchetta,

sola e un po’ smarrita, come la diritta via

finché prende per mano il punto e il piano

e, tenendoli stretti, s’inventa la geometria.

Retta è un’asta, retta è una strada infinita,

sicché a percorrerla ti serve un’intera vita.

E solo alla fine scopri che non è bastata.

Due rette parallele sono come due vele,

sospinte dallo stesso vento e dalle onde

che forse si incontreranno all’orizzonte.

Invece, due rette sghembe sono come

due gambe nervose che, insofferenti,

continuamente s’accavallan furiose.

La retta, infine, può essere salata,

se tutti i mesi dev’essere pagata.

Forse è tempo che io la smetta,

ma grazie per avermi dato retta.

Maria EuklideaS

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