(LaPressapoc) Siamo abituati a leggere di truffatori che spacciandosi per direttori delle poste, con la scusa di controllare l’autenticità delle banconote, si fanno consegnare denaro da pensionati sprovveduti.

Capita anche che, con le più banali scuse, l’anziano venga intrattenuto da un sedicente assistente sociale mentre un complice, con la scusa di andare in bagno, si impadronisce dei gioielli di famiglia dello sventurato.

Sembra incredibile come questi colpi riescano puntualmente ad andare a segno, pur essendo palesemente riconoscibili per il modus operandi tipico e ormai ben collaudato.

Basandosi su questo fenomeno, le principali compagnie telefoniche e i fornitori di utenze quali gas, energia elettrica e acqua, hanno messo a punto una tecnica infallibile per recuperare i crediti dagli utenti morosi.

Sono stati inviati dei falsi tecnici fasulli, cioè dei veri e onesti collaboratori che, fingendosi “finti ispettori”, sono riusciti a farsi consegnare immediatamente il denaro dovuto dai clienti che non pagavano le bollette anche da parecchi mesi.

L’esperimento ha dimostrato chiaramente che, con questo metodo, è possibile recuperare gli insoluti nella quasi totalità dei casi.

Alcuni utenti sono rimasti interdetti nel vedere che i presunti truffatori prendevano il denaro dando anche il resto, ma hanno pensato si trattasse di una nuova tecnica truffaldina per disorientare le vittime e quindi si sono lasciati buggerare senza opporre resistenza.

Freddy Marchiori & Paul Rice- ACC

Nella foto un traliccio dell’alta pensione

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