Il sito umoristico che addolcisce le idee
              

Panettiere distrugge un vaso Ming del XIV Sec.

(LaPressapoc) Un panettiere sessantenne di San Giusto Canavese, originario di Caserta che qui, per par condicio geografica, chiameremo con il nome di fantasia veneto Bepi Ciopadepan, aveva ereditato dal nonno materno il prezioso vaso che si tramandava da generazioni e veniva utilizzato per riporvi le scorte di lievito di birra.

Visto che il vaso era piuttosto datato, Bepi, ha deciso di sostituirlo con i più moderni contenitori porta lievito in alluminio anodizzato, e di utilizzare il vaso per trapiantare il basilico che teneva sul balcone.

Purtroppo a causa della forma (a forma di vaso Ming), il prezioso cimelio non passava nella fioriera.

Il Ciopadepan forzandolo con la paletta da forno lo ha ridotto in mille pezzi. Dispiaciuto per l’accaduto non gli è rimasto altro da fare che gettarlo nel cassonetto differenziato.

A scoprirlo è stato l’addetto della nettezza urbana, di origine siciliana, il quale vedendo i cocci ha esclamato: “Ming...hia!”.

Grazie a questa esclamazione si è insinuato il dubbio sull’effettiva provenienza del vaso, confermata dai funzionari del Ministero dei Beni Culturali – Sezione Vasi Ming.

Il valore dell’antico reperto (quando era intatto) si aggirava tra 19 e i 21 milioni di Yuan cinesi (2,5 milioni di Euro).

Accortosi dell’errore il “Bepi” ha tentato, senza successo, di spacciarlo per una banale riproduzione, visto che sul fondo riportava la scritta “Made in China”.

Al nostro sventurato panettiere è stata comminata una sanzione per distruzione di reperto sottoposto tutela delle Belle Arti pari a 25.000 Euro, disponendo altresì il sequestro dei frammenti recuperati.

Il Ciopadepan, da questa esperienza, ha capito una cosa fondamentale: chi rompe paga la multa e i cocci non son più suoi.

Freddy Marchiori & Paul Rice – ACC

Un vaso "NonMing Minga Ming" del XXI sec.