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CAMBIO CASA - 1

IL BOX DOCCIA

Devi ristrutturare il bagno. Cominci a sfogliare cataloghi di sanitari e piastrelle: sanitari sospesi o a pavimento? Ti sforzi (ma non troppo, eh?) di immaginarti seduto su un water sospeso dal pavimento e ti assale un po’ d’ansia: meglio a pavimento. Piastrelle in ceramica o gres porcellanato? Beh, porcella-nato, per un bagno, pare l’ideale. Vasca o doccia? Diresti doccia: il bagno è piacevole e rilassante, ma per riempire la vasca occorrono ottanta litri di acqua calda, con grave impatto sulla bolletta.

Ma quale box doccia scegliere? Decidi di informarti su internet. Inserisci le parole “box doccia” nel motore di ricerca e ti appaiono robe così:

Resti basito. Tu non hai la villa da sogno di Briatore, ma più che altro sogni… E oggi sogni di ristrutturare un appartamentino di sessanta metri quadri, dove il bagno potrebbe entrare interamente in uno dei box di cui sopra. Ma a parte questo, non puoi fare a meno di chiederti: dov’è finita la privacy, almeno quando ti lavi? C’è qualcuno che fa la doccia in ambienti come questi, che, più che bagni, sembrano sale di un lussuoso palazzo uffici? C’è qualcuno che, mentre è in riunione con il Consiglio di Amministrazione, si annusa l’ascella e dice: “Scusate, io devo proprio farmi una doccia. Tanto è qui, ci metto un attimo. Continuate pure con la presentazione del bilancio: grazie al box con cristalli al quarzo antiappannamento posso vedere anche le slide…”.