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IL SUPERBO

Il superbo si nutre di sé stesso e della propria luce riflessa.

Il vanaglorioso si considera alla stregua di un principe medievale, investito del potere assoluto per grazia divina, tanto che vorrebbe sterminare i propri nemici gettandoli in pasto ai cani. Non si può fare, ed è per questa ragione che molti superbi si riciclano, destreggiandosi più che bene in politica. In questo caso, i politici superbi si guadagnano la disistima delle persone semplici, che a volte può diventare odio. La gente, tuttavia, a volte dimentica disistima e odio quando è il momento di votare.

Il sommo poeta Dante Alighieri non ha preso troppo sul serio la minaccia di punire i vizi capitali, visto che posiziona i superbi solo nel Purgatorio, ad espiare la propria pena avanzando curvi sotto macigni pesantissimi. Sempre meglio che le fiamme dell’Inferno. Forse, nella sua epoca i superbi abbondavano, quindi era meglio non infierire per non rischiare ritorsioni.

Emblematica dimostrazione della superbia è la celebre protervia pronunciata dal Marchese del Grillo: “Mi dispiace, ma io so’ io, e voi non siete un cazzo”. https://www.youtube.com/watch?v=uahU5m6Hvj4

Non sempre gli atteggiamenti di spocchia si accompagnano ad effettive superiorità, vere o presunte, e in questo caso il “peccatore di superbia a vuoto” suscita tenerezza, se non derisione.

superbia

Lascio a voi giudicare questo proverbio: La superbia è figlia dell’ignoranza, e madre dell’arroganza.